MARZO 2017
Ieri abbiamo parlato del turismo itinerante e di chi pratica questa forma di turismo, viaggiatori consapevoli intenti a riscoprire, conoscere, valorizzare i luoghi che si visitano.
Il Turismo Itinerante favorisce il Potenziamento, la Destagionalizza e la Delocalizzazione dei flussi turistici, non richiede, infrastrutture pesanti ed invasive È per sua natura attivo (interagendo con turistici eterogenei, a volte considerati di nicchia, ma in grado di generare notevoli flussi di arrivi, dal cicloturismo, trekking, canoa, kitesurf, windsurf, kajak, diving, arrampicata, equitazione), responsabile (è caratterizzato da una duplice attenzione per il luogo in cui ci si reca: l’ambiente e le popolazioni che vi risiedono, ha un atteggiamento rispettoso della cultura locale e tende a garantire il benessere della popolazione, apprezzando le produzione locali sia enogastronomiche che artigianali), ecosostenibile (minimizza impatto e consumi energetici e di territorio) Esalta e riporta il turismo alla sua forma originaria caratterizzata dal viaggio, dalla scoperta, dal rapporto diretto con i luoghi, rappresentando uno stile di vita che favorisce la fruibilità dei luoghi stessi senza variarne la tipicità, promuove attività finalizzate alla conoscenza ed alla tutela del territorio ed alla salvaguardia ed alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e naturalistico.
In Sardegna, si tratta di cogliere l’enorme potenziale espresso da questo segmento turistico per tutta l’Isola, in tutte le stagioni, in particolare per le zone interne che sovente sono prive di adeguate strutture e servizi di accoglienza.
Al momento, l’indice di ricettività della Sardegna, ovvero il grado di specializzazione dell’offerta, la qualità e diffusione delle aree di sosta, nonché il grado di sensibilità verso il turismo in libertà, non corrisponde all’equivalente capacità di attrazione.
Sono necessari interventi infrastrutturali universali e obbligatori relativi ai servizi essenziali (da prevedere nell’ambito del Piano strategico regionale del turismo) inerente presidi sanitari (camper service), aree attrezzate e di servizio per la sosta temporanea nell’ambito del generale sistema viario e relazionale dell’Isola, non trascurandone l’ubicazione in prossimità
delle aree portuali e delle stazioni di servizio – procedere al censimento e catalogazione dell’esistente, programmazione pluriennale degli interventi da realizzare, definire i modelli e le responsabilità della gestione, recupero e valorizzazione delle Case cantoniere; Interventi infrastrutturali nei principali nodi/servizio: realizzazione di aree integrate, attrezzate
per la sosta temporanea di autocaravan, caravan (compreso l’eventuale servizio di assistenza e noleggio) in prossimità di aree di particolare interesse turistico e di irradiazione di itinerari culturali, ambientali e paesaggistici, comprese le ippovie e le piste ciclabili e percorsi da trekking – promuovere, valorizzare ed implementare le attività preesistenti, stimolare nuove
opportunità di crescita dei sevizi in particolare nelle zone interne e prive o carenti della tradizionale ospitalità alberghiera attraverso la predisposizione di incentivi a favore degli EE.LL e delle Aziende private interessate;
È necessario evitare di stabilire rigidamente ed acriticamente la dimensione massima e la temporizzazione a cui devono uniformarsi le strutture di accoglienza, ma considerare quello di 5 piazzole il modulo minimo.
Sono inoltre necessari: Interventi di carattere promozionale, organizzativo e di “sistema” (marchio… Sardegna on the road, promozione e commercializzazione di specifici pacchetti turistici nel ambito della più generale offerta regionale); Interventi di promozione e valorizzazione del movimento associativo dedicato, favorendo, anche attraverso la predisposizione di forme di autoregolamentazione e l’adozione di un codice etico, comportamenti responsabili e rispettosi in ordine al presidio, alla tutela e salvaguardia del territorio; Favorire la predisposizione di Linee guida per favorire la diffusione del turismo itinerante su tutto il territorio regionale (nei contesti urbani, metropolitani, e dei sistemi locali e rurali) attraverso la creazione di un Tavolo permanente di concertazione, programmazione e verifica tra Regione, Enti Locali, Associazionismo. Il luogo di concertazione ha il compito di garantire una costante verifica delle scelte effettuate sia in ordine alla determinazione della
dotazione minima dei servizi ubicati sul territorio, sia alla regolamentazione del transito dei mezzi ricreazionali, evitando forme indiscriminate ed ingiustificate di restrizioni che, ancora oggi, in taluni casi, ne limitano la libera circolazione.
Rosario Musmeci,
Vice Presidente
Associazione Camperisti Torres